Progetto CITTADINO SICURO ed INFORMATO.
Dopo la periodica campagna informativa e di sensibilizzazione al rispetto della legalità svolta nelle scuole, l’attuale contesto impone la necessità di fornire un contributo educativo alla formazione della cultura della sicurezza mediante l’avvio di una serie di incontri con i cittadini per parlare del problema.
Comunque, sono consigli che spesso si sono rivelati molto utili.
“Buongiorno signora, sono un amico di suo figlio che mi deve dare dei soldi per l’acquisto di un computer e m’ha detto di passare da lei”
Se qualcuno vi si presenta davanti e vi apostrofa frasi di questo tipo, mettetevi subito sulla difensiva perché c’è qualcosa che non va e pensate subito ad una truffa.
Proprio per sensibilizzare i cittadini su questo problema, questa campagna di informazione e prevenzione ha come obiettivo quello di fornire alcuni elementi che vi possano mettere nelle condizioni di non essere raggirati, per far si che di fronte a dei potenziali truffatori possiate essere sempre pronti a reagire ed ad evitare il peggio.
NON DOVETE AVER PAURA
tipologiaditruffe
I malviventi che si spacciano per falsi funzionari o impiegati, generalmente si presentano alla porta di persone anziane con la scusa di dover verificare la posizione pensionistica o contributiva; ovvero per controllare i contatori del gas della luce e del telefono, ma in realtà il loro scopo è quello di raggirare le personefacendosi consegnare soldi, sottraendo beni o altre cose di valore.
Ricordatevi che prima di fare di controlli nelle case, gli enti competenti avvisano i cittadini affiggendo dei cartelli all’interno della loro sede istituzionale, vale a dire Comune, Provincia ecc.
La persona anziana viene individuata nei pressi di supermercati, ospedali, uffici postali, avvicinata ed accompagnata fin dentro casa con una scusa banale, come ad esempio portare la spesa.
Il “gruppo d’azione” è composto spesso da donne che, grazie ad atteggiamenti rassicuranti, con la scusa di dover consegnare un plico alla vicina assente, oppurefingendosi assistenti sociali riescono ad entrare in casa lasciando la porta d’ingresso socchiusa. Mentre la prima donna si intrattiene a parlare con l’anziana, distraendola, le complici entrano di nascosto nelle altre stanze sottraendo denaro e gioielli.
Le banche e le poste sono sicuramente fra le mete più ambite dei truffatori che aspettano, solitamente, le loro vittime all’esterno degli istituti con l’obiettivo di farsi consegnare il denaro appena prelevato. Le modalità per raggirare le persone sono diverse.
Per questo ricordate sempre che nessun funzionario di banca/posta vi cercherà mai a casa per controllare le banconote o i numeri seriali delle stesse.
Se c’è una cosa che non manca ai truffatori è l’immaginazione. Talvolta si fingono addirittura pompieri allertati da fumo o perdite di gas (inesistenti) provenienti dall’appartamento della vittima.
Spesso accade che leggete l’annuncio sul giornale che parla di un investimento sicuro per raddoppiare il capitale in un anno. Incontrate un rappresentante molto convincente che vi propone l’istallazione e la gestione di distributori automatici o apparecchi da divertimento, nei bar e nei locali pubblici. Per l’adesione a questo business è necessario sottoscrivere un contratto annuale e pagare una caparra iniziale di diverse migliaia di Euro. Secondo il contratto, se l’affare va male, i soldi verranno rimborsati. Purtroppo è tutto congegnato per rendere la vittima inadempiente ed intascare la caparra.
Le offerte arrivano tramite lettere personalizzate. Vi viene richiesto un deposito o una cauzione di circa 50 Euro per svolgere un lavoro da casa (montaggio di collanine o altri prodotti), che poi verrà ritirato da un addetto. Ma a lavoro terminato la società sparirà nel nulla insieme alla vostra cauzione.
Alle persone anziane piace stare al telefono, soprattutto se ricevono la telefonata di un simpatico interlocutore che deve fare un sondaggio d’opinione su temi domestici. Il gentilissimo signore vi convincerà ad acquistare, in contrassegno postale, un arnese nuovo e utilissimo. Un vero “affare” per un cifra molto contenuta, in genere tra i 20 e i 30 euro. Naturalmente, l’oggetto propostovi vale molto meno.
Questa è sicuramente una delle truffe più ricorrenti. Un signore di aspetto rassicurante ed in genere di mezza età, si finge uno straniero che per un’urgenza deve raggiungere il suo paese d’origine ma non ha la disponibilità di soldi liquidi per il viaggio. A quel punto, ferma una signora per strada e cerca di venderle un anello o delle pietre preziose alle quali attribuisce un valore di sette o diecimila euro.
Uno sconosciuto vi ferma per strada raccontandovi di dover fare una donazione ad un ente che non si trova più nella zona o di dover consegnare l’eredità a una persona deceduta. Un passante (il complice) si avvicina e offre il suo aiuto economico in cambio di una piccola percentuale sull’eredità. Anche voi, convinti di partecipare alla riscossione dell’eredità, prelevate e consegnate ai complici la somma che vi compete per le spese notarili. Mentre vi recate in auto dal notaio, uno dei complici si ricorda che serviranno delle marche da bollo. In prossimità di un tabaccaio vi chiede gentilmente di scendere per andare a comperarle ma, appena fuori dall’auto, i truffatori spariscono in un batter d’occhio insieme alla somma prelevata.
Sono sempre più numerosi i casi di finti maghi e sedicenti santoni che truffano le persone, sfruttandone ignoranze e debolezze. Per evitare di cadere nel loro tranello, abbiamo messo a punto un apposito decalogo anti-truffe. L’attività di astrologo, chiromante, o veggente non è di per se vietata, ma esistono una serie di illeciti sanzionati anche dalla legge come esercizio del mestiere ciarlatano, la circonvenzione d’incapace, la truffa e l’estorsione. Ecco allora i consigli da seguire:
10.Rivolgersi sempre all’autorità competente.
Nelle televendite, l’oggetto ordinato è diverso da quello mostrato in TV e costa più che nei negozi. A volte si tratta di veri raggiri: chi ordina un “appendiabiti universale” riceve un semplice chiodo con una grossa capocchia; chi ha scelto un “essiccatore ecologico per biancheria” s’è visto recapitare un filo con qualche molletta da bucato.
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Anche in questo caso occorre seguire piccoli accorgimenti per limitare i danni inerenti tali episodi.
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La vittima riceve una lettera/e-mail che annuncia la vincita di un premio di 10.000 Euro e per averlo bisogna fare un vaglia postale/bonifico di 25 Euro per coprire le “spese amministrative” e spedire il certificato di vincita. Naturalmente, non se ne saprà più niente.
Le vittime, tutte in età molto avanzata, sono avvicinate e circuite con la necessità del pagamento immediato del premio assicurativo scaduto, intestato a un prossimo congiunto, al fine di scongiurare gravose penalità.
Si riceve una bolletta con allegato conto corrente che può arrivare anche a diverse centinaia di Euro, identica o simile al bollettino della tassa sui rifiuti o altro tributo. Purtroppo è soltanto l’abbonamento ad una rivista fantasma e una volta pagata non c’è più niente da fare.
♦ Finti dipendenti dell’ASL, con la scusa di dover procedere a una disinfestazione, bussano alla porta dell’anziano spiegandogli di dover disinfestare la casa nonché il denaro custodito, che naturalmente viene rubato e sostituito con carta straccia.
♦ Accertati sempre che la porta sia sicura, se possibile, installa una porta blindata con spioncino.
♦ Per nessuna ragione date soldi a sconosciuti che si presentano a casa vostra a nome dell’ente.
♦ Per le bollette utilizzate solo i bollettini postali o, meglio ancora, la domiciliazione bancaria.
♦ Inutile farsi mostrare il tesserino di riconoscimento, in genere i malintenzionati ne hanno uno falso e ve lo mostrano di loro iniziativa, per conquistare la vostra fiducia.
♦ Diffidate dei facili e immediati guadagni, di catene di S. Antonio, di prodotti miracolosi o di oggetti d’arte a prezzi vantaggiosi.
♦ Ricordatevi che i messaggi che lasciate sulla porta dimostrano che in casa non c’è nessuno.
♦ Spesso i criminali tracciano sulle pulsantiere delle abitazioni dei segni appena visibili. Se identificate uno di questi segni, avvisate immediatamente le Forze dell’Ordine e se possibile modificateli.
Parlare di violenza nella famiglia, significa affrontare tutta una serie di fenomeni che si distribuiscono lungo un cammino dove la linea di demarcazione tra ciò che è “normale” e ciò che è patologico è alle volte estremamente sottile e impercettibile.
Il repertorio dei violenti è davvero variegato: c’è chi perseguita la partner con le minacce seguendola ad ogni passo come un’ombra e chi sfoga la propria rabbia mandando abitualmente in frantumi oggetti di casa. Ma c’è di peggio: qualcuno va giù duro con le botte o le torture psicologiche. Talvolta oltre alle offese ci scappa pure la brutalità sessuale o l’omicidio. Non a caso, in Italia, come ci racconta una recente indagine Istat, sono oltre mezzo milione le donne dai 14 ai 59 anni che nel corso della loro vita hanno subìto almeno una violenza sessuale (tentata o consumata) e, in tre casi su quattro, gli abusi sono commessi da una persona conosciuta, magari proprio dal compagno che sta al loro fianco.
Quando uscite non portate con voi troppo denaro. Tenete sempre separata una piccola cifra per piccole spese e alcune monetine, in modo da non dover tirare fuori ogni volta il borsellino pieno di soldi.
Parcheggiate in aree custodite e ben illuminate, evitando zone isolate.
Fate attenzione ai piccoli incidenti: spesso sono provocati volontariamente portando il conducente a scendere dalla macchina per impossessarsene o per avere denaro in cambio di un finto danno. In questo caso, invitate con i gesti a proseguire fino a raggiungere un luogo frequentato e chiamate le Forze dell’Ordine per verificare il danno.
Non portate il denaro in borsetta (al limite in borse a tracolla ben chiuse e bencontrollate), ma dividetelo in più tasche interne.
Se andate all’Ufficio postale o in Banca a ritirare dei soldi, fatevi accompagnare da qualcuno di fiducia.
Diffidate da chi dice di venire in nome di una persona di vostra conoscenza o di un parente.
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Se nel vostro palazzo abitano anziani soli, scambiate ogni tanto con loro quattro chiacchiere. La vostra cordialità li farà sentire meno soli.
Non lasciate soli i vostri anziani. Anche se non abitate con loro, fatevi sentire spesso e interessatevi ai loro problemi quotidiani.
Quando allo sportello si presenta un anziano e fa una richiesta spropositata di denaro contante, perdete un minuto a parlare con lui. Basta poco per evitare un dramma.Spiegategli che all’esterno di banche ed uffici postali nessun impiegato effettua controlli. Per ogni minimo dubbio esortateli a contattarvi.
Quando avete dei dubbi o sorgono dei problemi, ricordate che potete chiamare, a qualsiasi ora del giorno o della notte, il numero di emergenza “112”, oppure, negli orari d’ufficio, l’utenza telefonica della Stazione Carabinieri del vostro Comune.
A conclusione della panoramica appena illustrata, si vuole evidenziare un dato confortante relativo ad un rapporto europeo in cui si legge che in Italia calano i crimini, definendo il nostro Paese come quello più sicuro e tranquillo d’Europa.
La “polizia di prossimità” rappresenta uno sforzo operativo concreto per il raggiungimento di tali obiettivi, mediante la realizzazione di una serie articolata di interventi che hanno, quale comune denominatore, la centralità del cittadino ed il rapporto con esso, nell’ambito del quale ogni appartenente all’Arma dei Carabinieri rivolge la propria azione, oltre che nel campo della prevenzione e repressione dei reati, anche nel più arduo compito della “rassicurazione sociale”, concretizzata nel senso di “vicinanza” alla popolazione.
In tal senso è caratterizzata tutta l’attività istituzionale, soprattutto quella della Stazione Carabinieri che, per la loro natura di presidio capillare sul territorio, rappresentano “il punto di ascolto” più prossimo alla gente.